Penso che ospitare sia un po' come viaggiare, alla rovescia. Ho sempre viaggiato per passione, studio e progetti umanitari. Ho anche vinto un viaggio intorno al mondo! Ora è il mondo che entra nella mia casa. Ho sempre pensato che questa fosse troppo grande per me e che avrei voluto "condividerla". Una difficoltà nel mio precedente lavoro mi ha dato modo di dare vita al progetto Portico Rosso. Il nome richiama la zona medievale della città, tutta a portici, ed il rosso è il colore rosso mattone della facciata della mia casa.
Non ho pensato a fare un B&B. Ho solo aperto casa, com'era. Con i mobili antichi di famiglia, quelli provenienti dai vari viaggi o recuperati nei mercatini di antiquariato e delle pulci. Della mia attività, la cosa che più mi piace è l'accoglienza, la cura della casa, delle cose e la cura per le persone che ospito. Abbiamo tutti bisogno di essere coccolati e di trovare luoghi di pace e tranquillità! Un ospite un giorno mi ha scritto "coltivare un luogo, una relazione, uno stare assieme è un atto di cultura per eccellenza". Credo che questo commento sia una meravigliosa sintesi del mio pensiero.
Le camere, per esempio, le ho chiamate con il nome delle persone che le hanno prenotate per la prima volta, quando non avevo ancora recensioni o punteggi. Un atto di vera fiducia che ho voluto contraccambiare. Diana, il mio angelo messicano, ha dato il nome alla camera matrimoniale con vista sul giardino. Simon, colei che mi ha involontariamente spinta ad aprire questa nuova camera e che controllava la "scalata" di posizione su Tripadvisor (dall'ultimo al 1° posto in città e provincia, certificati di eccellenza ogni anno dall'apertura nel 2014).
Lucia